sabato 23 febbraio 2008

Montipora undata

Questo corallo non è molto diffuso negli acquari, mentre invece si riscontra facilmente in natura.
E' una specie con crescita incrostante o massiva e il coenosteum presenta tubercoli ben evidenti.
Le colonie presentano morfologia variabile, da piatti orizzontali o verticali, a colonie fitte e rami.
I coralliti sono immersi nel tessuto e difficili da riconoscere.
Il coenosteum è costituito da tubercoli fusi in creste. I colori tipici sono: viola, verde, blu o marrone, ma normalmente i margini di crescita si presentano di colore più chiaro.
Specie simili: Montipora confusa e Montipora danae, che ha grossi tubercoli.
L'habitat di vita è la parte superiore del reef, quindi molto esposto alla luce.
La crescita del corallo è molto lenta e necessita di molto spazio a disposizione per la crescita, che avviene incrostando le rocce.

martedì 19 febbraio 2008

Montipora capricornis

Specie molto conosciuta dagli acquariofili per la sua bellezza e per la capacità di conferire all'acquario un tocco di naturalezza data la sua particolare crescita foliosa, e i suoi bei colori.
Ha crescita molto rapida.
Le colonie sono costituite da piatti e solo raramente da colonne, oppure da lamine contorte.
















I coralliti sono immersi nel coenosteum, che non presenta tubercoli o papille, ma è liscio.
Colore: viola uniforme, bejge con bordi rosa, arancio. Spesso viene scambiata con M. foliosa, ma osservando più attentamente si può notare la presenza di tubercoli in quest'ultima specie.
Si riscontra soprattutto nelle lagune ed è abbastanza comune.





lunedì 18 febbraio 2008

Montipora digitata


Questa specie è molto diffusa in tutti gli acquari marini di barriera che ospitano coralli, sicuramente per la sua bellezza, ma anche per la semplicità di mantenimento e la crescita rapida.
La colonia è arborescente e digitata, con rami che molto spesso di uniscono tra loro. I coralliti sono immersi nel coenosteum e molto piccoli, in particolare nelle colonie esposte ad una forte corrente. Il coenosteum è liscio.


Si possono presentare in colori molto vari: viola, lilla, verde, rosa salmone, azzurra e bejge.
Il colore bejge si può manifestare in alcune colonie per la presenza di grandi quantità di nutrienti organici e inorganici disciolti in acqua.
Corallo molto comune, può essere confuso con M. samarensis, che ha rami più lisci.
Diffusione: Oceano Indiano, Indonesia, Australia, Oceano Pacifico.

Genere Montipora

Il genere Montipora appartiene alla famiglia acroporidae e annovera coralli molto conosciuti dagli acquariofili marini per la loro bellezza, ma anche robustezza e velocità di crescita.
Sono delle colonie zooxantellate massicce, laminari, foliose, incrostanti o arborescenti. I coralliti sono piccoli e presentano due file di setti; sono immersi nel coenosteum, che può essere molto semplice e poroso oppure molto elaborato.
Per la morfologia simile è possibile confonderli con i Porites.
Il genere Montipora è quello che presenta la maggiore variabilità nella struttura del coenosteum:
- piano, senza strutture elaborate, in cui i coralliti sono immersi o collocati alla base di depressioni
- presenza di strutture elaborate di piccole dimensioni, chiamate papille
- presenza di strutture elaborate di grandi dimensioni, dette tubercoli.
Se queste strutture sono collocate attorno ai coralliti, sono dette pappile o tubercoli tecali, e se sono poste tra i coralliti sono dette papille o tubercoli del coenosteum. Papille e tubercoli possono poi fondersi tra loro dando strutture dette creste, caratterizzate da forma allungata, oppure verruche (tubercoli di grandi dimensioni).

Questa breve introduzione mi è utile per descrivere al meglio la morfologia delle montipore presenti nel mio acquario.

modalità di crescita delle colonie

La modalità di crescita delle colonie varia molto ed è influenzata in primis dalla genetica, quindi se il dna dice che la crescita del corallo avviene a foglia, è molto improbabile che questa possa manifestarsi diversamente.
Anche la luce e la corrente giocano un ruolo fondamentale;in particolare se il corallo è esposto a una forte corrente questo cresce con rami più sottili e fitti perchè le sostanze di rifiuto vengono eliminate in modo produttivo dalla colonia, mentre se la corrente è scarsa la crescita avviene tramite rami più spessi e distanziati.
Le principali modalità di crescita dei coralli sono:
- massiccia, cioè solida e con dimensioni (lunghezza, larghezza e altezza) molto simili tra loro. E' una crescita tipica di alcuni lsp, quali favia e favites
- incrostante, cioè aderente al substrato; questa crescita e particolare e non molto rapida,tipica di alcune montipore (quali Montipora mollis, Montipora tubercolosa, Montipora undata...) e di alcuni porites.
- ramificata, detta anche a corna di cervo (staghorn)
- arborescente, con la conformazione di un albero
- colonnare, con colonne molto spesso vicine e parallele l'una all'altra
- laminare, a formare delle superfici grossomodo piatte e spesso sovrapposte l'una sull'altra, tipica dell'Acropora efflorescens
- foliosa, formata da struttre simili a foglie che si ripiegano su se stesse, tipica della Montipora foliosa e capricornis
- colonia solitaria, presente solo nel caso di colonie LPS, quali Fungia e Trachyphillya, che non vivono adese sul substrato roccioso, ma libere, normalmente sul fondo sabbioso

venerdì 15 febbraio 2008

Accenni di morfologia

E’ finalmente venuto il momento di scrivere due righe sulla fisiologia e morfologia dei coralli duri.

I coralli duri appartengono al Phylum Celenterati, ordine Scleratinie; l’ordine comprende più di 20 famiglie, tra cui le acropore, le seriatopore, le montipore…

E’ fondamentale ricordasi che i coralli sono animali, e non piante, come molte persone pensano.

Il polipo è l’unità costitutiva dei coralli ed è molto simile ad un anemone quando i suoi tentacoli sono estesi; alcuni coralli sono costituiti da colonie, mentre altri sono solitari. Molti di questi coralli sono i mattoni che formano la barriera corallina e ne sono in grado grazie alla loro capacità di adattarsi a vivere in diverse condizioni di luminosità e corrente, tanto che la stessa specie può assumere modalità di crescita diverse a seconda della zona di barriera in cui vive.

La morfologia è molto complessa malgrado siano degli organismi primitivi.

Lo scheletro di un polipo individuale si chiama corallite ed è un tubo che contiene il polipo; presenta dei setti radiali in numero multiplo di 6. I coralliti sono uniti tra loro da piatti orizzontali e altre strutture, che costituiscono il coenosteum. Il numero e la forma di queste strutture varia a seconda del corallo considerato.

La parte dura del corallo viene sintetizzata a partire dal calcio disciolto nell’acqua marina; è poi ricoperta da una parte “morbida”, costituita da:

- ectoderma, disposto sulla superficie esterna del polipo

- endoderma, che costituisce la parte interna del polipo, in particolare il canale alimentare.

Tra i due strati è presente la mesoglea, che costituisce una sorta di tessuto connettivo.

L’anatomia di base dei polipi è però piuttosto semplice e simile in tutte le specie, infatti varia solo in numero di tentacoli; la struttura calcarea tende a ricoprire la base dei polipi che è quella più delicata perché deve rimanere aderente alle strutture calcaree.

mercoledì 13 febbraio 2008

coralli sps, coralli lps, coralli molli...

Ecco la prima foto, è un esempio di corallo sps, Seriatopora Hystrix.
Corallo a crescita molto rapida e non molto esigente per quanto riguarda luce e corrente.

















Questa immagine ritrae invece un corallo duro lps, quindi a polipo grande.
E' una Fungia, la cui caratteristica tipica è di essere un polipo solitario, che quindi non vive sulle rocce, ma su un substrato sabbioso















Questo invece è un corallo molle del genere Sinularia; è sostenuto semplicemente dalla presenza di acqua nei suoi tessuti e dalla presenza di piccole spine calcaree attorno al fusto del coralli

tuttocoralli - start event

Eccoci!
Finalmente inizia questa nuova avventura, mia e del mio ragazzo (Ema), con un blog dedicato quasi totalmente ai coralli, che sono la mia passione e la disperazione di Ema, eheh.
Cercherò di introdurre progressivamente delle descrizioni riguardanti le specie di coralli che vivono nel mio acquario marino tropicale, per poi ampliare il blog con foto dei coralli di amici.
Prima di introdurre questi argomenti credo sia necessario dire due parole sulla fisiologia e morfologia dei coralli, ma prima di tutto ciò mi presento!!!
Sono Federica Cordero, ma i nomi troppo seri non fanno per me, quindi.... ede!!
Studio medicina veterinaria e sono al quarto anno, quindi quasi alla fine; gli animali mi appasionano moltissimo, tanto che allevo cani, gatti, conigli e.........coralli.
Il mio acquario ha una capienza di circa 500 lt e, fin dall'inizio è stato predisposto per l'allevamento dei coralli duri a polipo piccolo, quindi con luci e movimento molto potenti.
Ora, per iniziare, direi di distinguere i coralli duri in:
- SPS, che sono i coralli a polipo piccolo, quali acropore, montipore, seriatopore, stylopore, ecc..
- LPS, che sono i coralli a polipo grande e di solito carnosi, come Euphyllia, Pleyrogira, Fungia,..
Oltre a questi, ci sono anche i coralli molli, che non presentano uno scheletro propriamente detto, ma si gonfiano e sgonfiano assumento o rilasciando l'acqua marina; altri sono gli zoantiniari, quali palithoa, zaonthus e discosomi.
Per ora basta così, ma se riesco posto qualche foto!!
Saluti