venerdì 15 febbraio 2008

Accenni di morfologia

E’ finalmente venuto il momento di scrivere due righe sulla fisiologia e morfologia dei coralli duri.

I coralli duri appartengono al Phylum Celenterati, ordine Scleratinie; l’ordine comprende più di 20 famiglie, tra cui le acropore, le seriatopore, le montipore…

E’ fondamentale ricordasi che i coralli sono animali, e non piante, come molte persone pensano.

Il polipo è l’unità costitutiva dei coralli ed è molto simile ad un anemone quando i suoi tentacoli sono estesi; alcuni coralli sono costituiti da colonie, mentre altri sono solitari. Molti di questi coralli sono i mattoni che formano la barriera corallina e ne sono in grado grazie alla loro capacità di adattarsi a vivere in diverse condizioni di luminosità e corrente, tanto che la stessa specie può assumere modalità di crescita diverse a seconda della zona di barriera in cui vive.

La morfologia è molto complessa malgrado siano degli organismi primitivi.

Lo scheletro di un polipo individuale si chiama corallite ed è un tubo che contiene il polipo; presenta dei setti radiali in numero multiplo di 6. I coralliti sono uniti tra loro da piatti orizzontali e altre strutture, che costituiscono il coenosteum. Il numero e la forma di queste strutture varia a seconda del corallo considerato.

La parte dura del corallo viene sintetizzata a partire dal calcio disciolto nell’acqua marina; è poi ricoperta da una parte “morbida”, costituita da:

- ectoderma, disposto sulla superficie esterna del polipo

- endoderma, che costituisce la parte interna del polipo, in particolare il canale alimentare.

Tra i due strati è presente la mesoglea, che costituisce una sorta di tessuto connettivo.

L’anatomia di base dei polipi è però piuttosto semplice e simile in tutte le specie, infatti varia solo in numero di tentacoli; la struttura calcarea tende a ricoprire la base dei polipi che è quella più delicata perché deve rimanere aderente alle strutture calcaree.

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